lunedì 5 maggio 2014

FIRENZE


Die Werte der Gemeinschaft - Il Valore della Comunità

Franco Cipriano Communitas (2014, installazione pitture a parete);
Vito Pace Ganz ernst (2009, scultura, ricamo fatto a mano su stoffa e cassa di legno);
Pier Paolo Patti (2014, installazione still da video a parete);
Angelo Ricciardi Like (2004, installazione libro d’artista);
Ciro Vitale Cronaca di un giorno perfetto (2010, Video 4’45’’)
a cura di Raffaella Barbato e Susanna Crispino

Vernissage venerdì 9 maggio ore 20,00

Opening 10 maggio/ 28 maggio 2014

Stuttgarter Kunstverein e. V 
Filderstrasse 34 · D 70180 Stuttgart/Stoccarda
http://www.stuttgarter-kunstverein.de


Venerdì 9 maggio 2014, negli spazi dello Stuttgarter Kunstverein e.v. di Stoccarda verrà presentata la collettiva d’arte contemporanea “Die Werte der Gemeinschaft / Il Valore della Comunità” a cura di Raffaella Barbato e Susanna Crispino.
Il progetto, ispirato alle riflessioni del filosofo contemporaneo Michael Sandel e del sociologo polacco Zygmunt Baumann coinvolge cinque artisti italiani Franco Cipriano (Scafati 1952), Vito Pace (Avigliano 1966), Pier Paolo Patti (Nocera Inferione 1978), Angelo Ricciardi (Napoli 1954) e Ciro Vitale (Scafati 1975) che, attraverso i differenti linguaggi dei loro lavori, si -e ci- interrogheranno ed analizzeranno in chiave critica le contraddizioni e le incidenze di alcuni temi cogenti ed assolutamente attuali, come il valore e la mercificazione dei beni immateriali, le strutture sociali, l'appartenenza ad una comunità, che trovano, nei due studiosi citati, un significativo punto di appoggio teorico e lo spunto per meditare sulla condizione umana tout court.
Tale intento appare lampante sin dal titolo, la cui natura risulta dalla "scomposizione" delle parole che lo formano: Valore può infatti essere inteso sia come "ideale" ovvero riferito ai valori immateriali, sia alla stima economica, così come "Comunità" può essere interpretata sia come insieme degli individui (sociologicamente e antropologicamente intesi, quindi nei rispettivi gruppi sociali) sia come Comunità Europea.
In quest'analisi, i riferimenti offerto da Baumann, che identifica nel consumismo uno delle cause di inclusione o di emarginazione sociale, e da Michale Sandel, che analizza il valore economico di beni tradizionalmente non appartenenti al mercato come lo intendiamo comunemente, sono solo un punto di partenza: gli interrogativi che essi sollevano sono molto più grandi. Ovvero: quanto vale il tempo di una persona? quanto la storia o i beni paesaggistici di un paese? Quali valori dell'Europa Unita avvicinano realmente i suoi abitanti? Siamo cittadini europei o semplici membri di una comunità economica? !
I lavori degli artisti in mostra hanno l'obiettivo di condurre lo spettatore attraverso l'indagine dei singoli aspetti, proponendo una lettura del reale mediata dalla differente sensibilità artistica e dai rispettivi media.
Il progetto è stato reso possibile grazie allo Stuttgarter Kunstverein e.v di Hanns-Michael Rupprechter di Stoccarda, con il patrocinio morale dell’IIC - Istituto Italiano di Cultura - di Stoccarda, il supporto di Di.St.Urb (Distretto di Studi e Relazioni Urbane) di Scafati, Italia; Spazio 011-Liceo De Chirico- Torre Annunziata, Italia e die di Baustellenbüro (indipendent book publisher) di Karlsruhe, Germania.

domenica 6 aprile 2014

ALLE TIERE SIND GLEICH





Opening Exhibition
4:00 pm, Sunday 06 April 2014
STÄDTISCHE GALERIE PFORZHEIM

Bleichstraße 81, 75173 Pforzheim Germany
Gallery opening hours: Tuesday/Saturday from 2.00 pm to 5.00 pm
Sunday from 10.00 pm to 5.00 pm


Participating Artists:

Stephan Balkenhol / Georg Baselitz / Rolf Bier Janusz Czech / Henning Eichinger / Mariel Gottwick Thomas Grünfeld / Simone Häckel / Volker W. Hamann Helma / Horst Janssen / Kehl / Yvonne Kendall / Karin Kneffel / Pia Maria Martin / Dirk Meinzer / Martin Mlecko / Vito Pace / Wolfgang Petrick / Walter Schels / Deborah Sengl / Monika Thiele / Iori Tomita / Daniel Urria / Claude Wall / Patrizia Waller / Evgenija Wassilew


info:  vitopace.net

martedì 21 gennaio 2014

UN VIAGGIO NELL'ARTE

Caravaggio, La Madonna dei Pellegrini (1604-1605), Chiesa di Sant'Agostino, Roma
Una delle tante opere trattate magistralmente dalla Mazzucco

Il sito di Repubblica ha ospitato per circa 50 settimane un viaggio nel mondo dell'arte raccontato dalla scrittrice Melania Mazzucco dal titolo "Il museo del mondo". Si tratta di un "museo" personale dove ci sono le opere che l'autrice ha scelto seguendo una strada molto personale.
Ne parlo adesso che la raccolta è giunta al termine, e non posso che essere grato a Repubblica e alla Mazzucco per aver realizzato un percorso culturale di notevole valore.
Il taglio personale dato alla lettura dei lavori ha fatto scoprire nuove angolazioni da cui osservare opere, autori e movimenti artistici.
Invito tutti quelli che in vario modo si occupano di arte, a dare un'occhiata al sito di Repubblica, con l'augurio che tutto questo lavoro non vada disperso.

mercoledì 15 gennaio 2014

ETERE

vito pace


18 - 22. 12. 2013 

Rupextre 2013 - Etere - Residency 
for artists & anthropologists, Matera, Italy



oppure vai al sito



domenica 27 ottobre 2013

Democrazia e Paesaggio



[…] Mentre ero seduto sulla panchina nella zona della Kraichgau, in attesa dell‘ispirazione del genio, e di un tentativo di produrre il mio pensiero in operato artistico, ho pensato alla Democrazia, una sorta di costruzione fatta di ponteggi e strategie... dopo un po‘ mi sono messo a osservare la Socialdemocrazia del paesaggio tedesco. […]


da "Riflessioni sulla Socialdemocrazia del Paesaggio“ Vito Pace, 2013
http://www.vitopace.blogspot.it/

lunedì 16 settembre 2013

Nicola Genovese, il gusto jazz della nostalgia


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È lucano, ma vive nel Mugello, guardando ai suoni dell’Europa e del mondo, ovviamente con un piglio tutto italiano: scuola Paolo Conte, cuore dalle parti di Tom Waits, tanto amore per il jazz, per l’improvvisazione, per i suoni antichi di orchestrine dimenticate, con improvvisi squarci rock. Fiati, contrabbasso, suoni sghembi e un po’ scivolosi, intinti in un “espressionismo” che sarebbe dispiaciuto a Kurt Weill.

Tutto questo è Nicola Genovese che pubblica il suo secondo album Malvestito, dove la nostalgia è qualcosa di più di un sentimento dai colori vintage. È, casomai, la voglia di ripartire da lontano (nello spazio, nel tempo) per ricostruire le basi di una musica vera, suonata, ambita, sofferta. Nell’album - il secondo della storia di questo cantautore appartato, che ha trasformato in suono lo spaesamento - figura anche la tromba di Dario Cecchini, insieme a qualche fiato dei suoi mitici Funk off. Mugello rulez.
(f.p.)
tratto da "La Repubblica - Firenze" dell'11/09/2013

lunedì 19 agosto 2013

MALVESTITO

L'ultimo lavoro musicale di Nicola Genovese


Cover definitiva per Itunes

Per info vai al sito di Nicola Genovese
Per chi desidera ascoltarlo in streaming:
Se desideri acquistarlo vai al sito:
https://itunes.apple.com/it/album/malvestito/id675661060


Di seguito potete leggere un articolo di Sabrina Paladini pubblicato su ilmiogiornale.org, che ci offre una presentazione molto interessante del mondo musicale di Nicola Genovese.

NMG: il jazz ha l'anima a sud

Uno sguardo arcano. Mani piccole e forti. Un tocco delicato nel celebrare il suo pianoforte. Un’ idea pura che si manifesta sullo spartito. Una poliedrica leggerezza nella costruzione degli arrangiamenti. Una poetica nella padronanza delle parole. Un artista ‘nostro’ che nel corso della sua carriera ha elaborato un modus musicale del tutto originale, un virtuoso binomio tra testa e cuore.
Nicola Maria Genovese, cantautore, paroliere, polistrumentista, abbraccia la sua musica con la forza della sua terra, la Lucania. Da lì la spinta a creare, a modellare, a trasformare ciò che la sua formazione jazzistica aveva abbozzato.
Colori e forme che arrivano a chi lo ascolta come un déjà vu, qualcosa che ci è familiare, che ci sfugge, ma ci riporta lì. Proprio dove e quando eravamo.
L’atmosfera è sensibile di armonie malinconiche e raminghe. Gli arrangiamenti sono voluttuosi, le parole, dediche eterne per chiunque.
Un’influenza, quella del maestro P. Conte, che non è retorica, che rimane lì a guardare dentro e fuori di lui, come un figlio che, cresciuto, lascia la mano dal padre per intraprendere la sua strada.
Lo sfondo è suggestivo: inafferrabile melodia che rimanda lontano, quasi fino alle magie profane dei Trovatori e dei Trovieri, alla chanson de geste, ai profumi di una cultura pastorale dell’Italia del sud, sotto un’inequivocabile, matura, consapevole e rigorosa matrice jazz.
Un musicista attento, dedito al suo lavoro come ci si dedica ad un raccolto.

lunedì 5 agosto 2013

VIII Biennale of contemporary Art 2013 Shiryaevo - Samara, Russia



Per info visita il sito di Vito Pace oppure il sito ufficiale dell'evento.

Lezioni di Piano. Architettura vs Urbanistica.

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di Simone Rusci
tratto dal sito web eddyburg.it

Se la progettazione architettonica riesce ad esprimersi in modo più efficace della pianificazione urbanistica, si tratta soprattutto di questioni di linguaggio, o anche in parte di contenuti? Ed è possibile uscire da questa specie di vicolo cieco?

La recente inaugurazione del Quartiere Le Albere a Trento, progettato da Renzo Piano, riporta inevitabilmente a riflettere su di un tema antico quanto attuale: l'intimo, imprescindibile e contrastato rapporto tra urbanistica e architettura. Il nuovo quartiere, come del resto molti altri suoi cugini europei, sembra affermare con forza il fallimento dell'urbanista, almeno nell'accezione canonica invalsa nell'ultimo secolo, e consolidare invece la figura dell'architetto quale soggetto efficace ed unico della trasformazione e progettazione urbana, la vittoria della disciplina architettonica su quella urbanistica.